Incontro di prova gratuito e senza impegno: mercoledì 1 Ottobre ore 20.30 - 23.00
presso Centro Multimediale dialma ruggiero via monteverdi 117 - fossitermi - la spezia
Inizio Laboratorio: mercoledì 8 ottobre ore 20.30 - 23.00
il primo incontro di prova è sempre gratuito e senza impegno.
La didattica teatrale non si pone come unico obbiettivo “l’insegnare a recitare” , ma propone diverse e stimolanti strategie di apprendimento che permettono a ciascun
individuo di conoscersi più a fondo e sviluppare le proprie capacità inventive e creative.
Insicurezze, scetticismi, e pregiudizi ci costringono in una corazza comportamentale che non facilita, anzi tende ad impedire , la nascita di uno stato emozionale.
Vale la pena di citare una frase di Sir Lawrence Olivier , uno dei più grandi attori di tutti i tempi, che ricordava che per capire il segreto della pratica teatrale è fondamentale trovare l’emozione, poi “…basta soffiare…”.
Questa formula , apparentemente riduttiva,è in realtà l’essenza del teatro, ed è proprio seguendo questa filosofia che il “ Laboratorio Teatrale” propone un tipo di lavoro strettamente legato alla ricerca dell’emozione, a cercare d’esprimere, in un percorso di lavoro, tutto ciò che gravita intorno al mondo della comunicazione.
Questo percorso , può tuttavia offrire una valida informazione tecnica e stimolare la ricerca ,la rielaborazione e l’approfondimento degli argomenti trattati.
Credo che sia , comunque, giusto ricordare che il “Laboratorio Teatrale” non ha la pretesa di insegnare a recitare e non è pensato per soli aspiranti attori , ma intende fornire i primi mezzi per.…. " imparare ad imparare ".
Per favorire lo sviluppo della comunicazione il “ Laboratorio” si prefigge di offrire la possibilità di sperimentare diverse forme di linguaggio per fare in modo che ciascun individuo possa trovare i canali comunicativi che gli sono più congeniali.
L’arricchimento del linguaggio avviene per gradi , attraverso la conquista di consapevolezze .
Non serve un “ sapere ” strettamente didattico e nemmeno una serie di “ formule ” bisogna soltanto imparare a prendere coscienza delle proprie capacità e potenzialità creative ed espressive .
Il “ Laboratorio” si pone obbiettivi che prima di essere oggettivi, riguardano “ l’Io ”, la soggettività, il modo di essere della persona .
Non si prende in considerazione, infatti, “ l’Io astratto”, ma in relazione agli altri e al mondo.
Il teatro è , da sempre , attività socializzante e la socializzazione avviene sia nei luoghi deputati al teatro sia in altri luoghi ( Scuole, Circoli, Club, Filodrammatiche, Oratori…), dando così , ai partecipanti, la possibilità di comunicare la loro esperienza ad altre persone che operano in altre realtà.
Fare teatro è un modo di essere. E’ il nostro atteggiamento mentale di fronte alle cose.
E’ il complesso delle situazioni che creiamo entrando in rapporto con gli altri.
Si potrebbe dunque pensare che tutti facciamo teatro, chissà, forse è vero, tant’è che da alcuni anni anche la scuola ha deciso di prenderlo in considerazione, alcuni come materia extracurricolare , altri come materia di studio.
Il percorso da me proposto vuole essere un valido contributo sia per chi si avvicina alla pratica teatrale per la prima volta, ma anche per chi intenda usare le varie tecniche ed i vari esercizi in altre sedi, in modo tale da rendersi conto personalmente che l'attività teatrale rappresenta un fatto educativo molto importante.
E', naturalmente, fondamentale che per far si che ciò avvenga gli esercizi devono essere recepiti criticamente, valorizzati e perfezionati a seconda delle situazioni.
Non si propone, quindi, una “ Ricetta tecnica ” ma piuttosto di offrire esempi di attività da organizzare a seconda delle situazioni e dei partecipanti.
Fare teatro significa anche superare la staticità della conservazione culturale, creare atteggiamenti attivi nei confronti della realtà, in una prospettiva sempre aperta a nuove soluzioni.
L’animatore teatrale diventa, così, una figura capace non soltanto di trasmettere, ma anche di creare cultura, di elaborare una propria visione del mondo e di perseguirla.
E’ d’obbligo fare una precisazione : il “ Laboratorio Teatrale" offre un tipo di lavoro che poggia le sue fondamenta nella pratica teatrale e nelle discipline che l’attore usa per poter fare il suo lavoro, ma, mentre nel teatro vero e proprio ( intendo quello destinato alla produzione ) il punto culminante è lo spettacolo nel “ Laboratorio” l’aspetto più importante non è lo spettacolo bensì il processo attraverso il quale si può giungere a fare teatro.
Gli incontri del “ Laboratorio Teatrale” saranno condotti prevalentemente da un unico insegnante, ma non si esclude la possibilità di organizzare stage o seminari con altri professionisti del settore, ognuno accuratamente selezionato e responsabile del proprio operato.
Le lezioni saranno sia teoriche che pratiche, per far si che le varie tecniche e gli esercizi affrontati siano oltre che eseguiti anche capiti.
Si ricorrerà ad
esercizi come :
· Il rilassamento, ovvero cercare la migliore condizione fisica
per affrontare un esercizio o una scena.
· La concentrazione, cioè cercare la migliore condizione mentale per affrontare un esercizio o la costruzione di un personaggio.
· L’utilizzo del ritmo, per far capire l’importanza del susseguirsi delle battute con il giusto ritmo.
· La gestualità, in quanto ogni personaggio ha la propria fisicità, così come ogni situazione ; s’imparerà che le piccole cose, i piccoli movimenti, hanno una grande importanza.
· L’individualità creativa, un esercizio da affrontare quando il gruppo dei partecipanti è piuttosto affiatato. Da questo esercizio si possono estrapolare situazioni ,stati d’animo , gioie, angosce che soltanto il teatro e lo spirito di gruppo riescono a tirare fuori.
· La situazione immaginaria non distaccata dall’azione reale, in poche parole, imparare a credere in quello che si sta facendo ( credere davvero di essere in un campo di battaglia, in una cattedrale, in treno…) fare in modo che le azioni siano dettate dalla situazione immaginaria piuttosto che da quella reale.
· La guida alla ricerca del rapporto, in quanto le possibili situazioni teatrali diventano un ottimo veicolo per aprire discussioni , prendere coscienza di pensieri e realtà diverse dalla nostra, portandoci così alla scoperta di lati nuovi del nostro carattere.
OBIETTIVI
· Acquisizione di un metodo di lavoro.
· Integrazione del singolo individuo nel gruppo di lavoro.
· Imparare ad accettare le idee altrui ed aiutare gli altri secondo le proprie possibilità, dando vita non ad una competizione, ma ad un atteggiamento di collaborazione.
· Avvio ad una lettura corretta, per mezzo di esercizi specifici.
· Avvio ad una lettura drammatizzata.
· Avvio alla capacità di cogliere il messaggio di un testo, ovvero il “ Sottotesto”, l’importanza di leggere fra le righe.
· Inserirsi in modo pertinente in una conversazione, per mezzo di esercizi che obbligano a far parte di una situazione collettiva, a non isolarsi e, soprattutto ad ascoltare gli altri.
· Riferire in modo chiaro esperienze e contenuti, acquisendo una capacità di sintesi che può essere utile non solo in teatro ma anche nella vita.
SVILUPPO DELLE
CAPACITA' CREATIVE
· Capacità di produrre un grande numero di idee, di mutare l’uso e le funzioni di oggetti, parole, rumori gesti e di utilizzare ciò che si conosce per scopi nuovi e diversi.
· Capacità di improvvisare su argomenti diversi. L’improvvisazione serve a far venire alla luce, attraverso scene teatrali, alcuni lati del carattere delle persone e capire in questo modo qual è il metodo di lavoro più congeniale da adottare.
· Capacità di “ Adattamento ” di un testo da un genere letterario ad un altro, oppure di “ Adattamento Teatrale”; cioè la capacità di suggerire variazioni, di intuire quali elementi siano necessari e quali superflui per la rappresentazione di un testo “ non teatrale ”. Molte opere possono essere state scritte in epoche lontane e ricordare i nostri giorni, perché alcune situazioni, alcuni valori, non cambiano. Provando a trasportare personaggi e situazioni, a noi famigliari, in luoghi e tempi diversi, possiamo, non solo far lavorare la fantasia, ma anche stuzzicare la creatività sia del singolo individuo sia del gruppo di lavoro.
Lavoro individuale, su ogni singolo individuo: |
perché si abitui e riesca a capire e a tirare fuori da se il proprio
vissuto, |
Lavoro di gruppo: |
Improvvisazioni libere e guidate |
· Il metodo di lavoro che propongo non deriva da una scuola soltanto ma da diverse esperienze di lavoro.
Comunque gli esercizi proposti, anche se talvolta adattati alle circostanze, affondano le loro radici nella didattica teatrale classica, ovvero: Stanislavskij, Checov, Strasberg, Fo ed altri.
Gli esercizi sul corpo li renderanno padroni di un personale linguaggio corporeo, mentre gli esercizi di cambio saranno di grande utilità per l’acquisizione di un personale bagaglio di caratterizzazioni.
Verrà sviluppata la fantasia con giochi di improvvisazione ( sia guidata che non ) dove ognuno partendo da circostanze date o testi scritti potrà scoprire nuovi personaggi, utilizzando il materiale creativo che ha dentro sé.
Si accosteranno tipi di musica e sonorità diverse ad altrettante situazioni ed esercizi.
Grande considerazione avrà la lettura ( che potrà essere migliorata attraverso specifici esercizi ), dato che una non corretta lettura modifica il significato di ciò che si legge.
Infine, attraverso l’avvicinamento e la comprensione del percorso di lavoro, si potrà giungere a percepire la propria identità, le proprie aspirazioni, le proprie paure ed alla consapevolezza delle proprie possibilità, questo perché il “Laboratorio Teatrale” possa essere il primo passo che conduca alla scoperta del mondo infinito che abbiamo dentro di noi.
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TERRITORI Di: Paola Ponti Fase finale delle calde elezioni politiche… Lo scontro è quello classico: Destra e Sinistra. I due rappresentanti sanno che l’importante è vincere…non ci sono scrupoli… Ogni mezzo è lecito ed il fine giustifica ogni mezzo. Come in una viscida palude si combatte su pantani di artefatti e sviscerati complimenti, ci si sporca copiosamente del fango del ridicolo, ci si basa su melme di formalità con falsi sorrisi dove tutto è enfatizzato dalla bella apparenza…poiché essere belli è essenziale per vincere. Cinismo e grottesco vanno a braccetto intrecciandosi ed esasperandosi sempre di più… Una raccomandazione: se qualcuno notasse delle attinenze con la realtà, bhè…non preoccupatevi…è soltanto Teatro…. Forse…
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Paola Ponti
nata il
19-07-1968 ad Angera (Va) e residente a Roma.
2004 “Il
68”, regia di Serena Sinigaglia, a cura del gruppo Atir di Milano |
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“Lo Scantinato” Il gruppo teatrale “Lo Scantinato” nasce nel 1998, con l’appoggio del Comune di Portovenere, come progetto legato al Centro di Aggregazione Giovanile delle Grazie ed è seguita e diretta da Alessandro Albertini. La compagnia opera nel territorio provinciale partecipando con entusiasmo ad iniziative culturali e sociali organizzate dal Comune di Portovenere. Fino ad oggi sono stati prodotti e portati in scena i seguenti spettacoli:
Cartoline
D’Amore
Pranzo di
Natale
Oscar
Puoi baciare
la sposa
Territori |
Teatro Palmaria - La Spezia - |
Laboratorio Teatrale diretto da Alessandro Albertini |
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Alice Zangani
Senza Pudore
" Chiude
gli occhi chi muore Uno spettacolo che vuole denunciare lo sfruttamento, la prostituzione minorile e la pedofilia. Gli ingredienti della storia sono: una bambina di tredici anni, albanese e schiava in Italia, il racket della prostituzione, i clienti rintracciabili dai numeri lasciati sul cellulare della schiava, la malattia della bambina che fa saltare il coperchio, infine la polizia che indaga e fa partire le adeguate denunce. C’è poco da commentare quando le storie sono così squallide e orribili. Adeguato sarebbe solo il silenzio, un silenzio glaciale e continuato attorno ai clienti e agli sfruttatori – ad esempio quello della cella d’isolamento – e un silenzio partecipe e commosso attorno alla vittima. Ma c’è il cellulare. Il cellulare che suona, che è piegato agli scopi della prostituzione ma che ricorda. Il cellulare che non è essere umano, che non ha sentimenti ma che ha delle tracce utili da dare alla polizia.
A sinistra: Locandina Sotto: Luca Venturi Grandi
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Alfonso Di
Maria e Luca Venturi Grandi
Il
Viaggio Viaggiare? Se immagino,
Vedo...che altro faccio se viaggio ? " Qualsiasi strada,
anche questa stessa strada In realtà il capo
del mondo, come il suo inizio, A che scopo dunque
viaggiare ? La vita è ciò che
facciamo di essa.
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![]() Locandina |
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![]() Locandina |
BAOL
Riduzione Teatrale e Regia In un mondo in cui
l'indifferenza è tatuata sui visi di tutti i passanti Bed Bedrosian Baol,
uno dei pochi maghi rimasti, ne è il protagonista. Ma che poteri hanno
esattamente i BAOL ? |
L'Albergo delle donne tristi
Riduzione teatrale e Regia Marcela Serrano ci
introduce in un insolito rifugio per donne emotivamente ferite situato
in una piccola isola a sud del Cile. |
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Laboratorio Teatrale anno 2010 / 2011
Foto di Albano Ferrari Sito Internet: www.albanoferrari.it
Cl Claudio Claudio, Alessandro, Elisa
Paolo Stefania
Andreina Stefano
Laboratorio Teatrale 2008 / 2009
Saggio di fine anno: " Il Bar sotto il mare " tratto dal libro di Stefano Benni
Ombretta Christian
Andrea Barbara e Christian
Ilaria, Elena, Virginia Marco
Ilaria Marco
Elena Fabiana
Ilaria, Elena, Fabiana, Christian, Alessandro, Ombretta, Andrea, Barbara, Virginia, Marco - Gruppo " Laboratorio Teatrale" 2008 / 2009
Laboratorio Teatrale anno 2006 / 2007
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Erika |
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Elena |
![]() Andrea |
Nella più totale libertà
Laboratorio Teatrale con l' Istituto Tecnico Commerciale " M. Da Passano " e l' Istituto Circondariale della Spezia
![]() Locandina dello Spettacolo andato in scena il 19 Maggio 2007 al Teatro Civico della Spezia |
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![]() Serena Marco Rita |
![]() Marco e Paolo |
![]() Cesarina e Nunzia |
![]() Marco |
![]() Jandubi e Paolo |
![]() Giacomo e Ivo |
Paolo, Rita, Jandubi, Serena, Nunzia, Simone, Francesca, Cesarina,Ivo, Giacomo, Mattia, Franco |
Direzioni
Gruppo Teatrale Lo Scantinato
...Non si tratta di direzioni geografiche, bensì di scelte,
di situazioni nel quale ci si ritrova coinvolti quando le vite di diverse persone si sfiorano,
quando hanno qualcosa in comune con qualcun' altro,
quando il legame va oltre la normale comprensione.....
ma tuttavia, non si toccano mai...
Così arriva il momento delle domande ed allora....
" Vogliamo sapere...ma forse è meglio di no..."
Vorremmo che nel mondo ci fosse più ordine, ma...
" Nel mondo c'è ordine...solo che non è l'ordine che stiamo cercando..."
Vorremmo sapere la verità, ma scopriamo che la nostra vita è...
" Una lunga bugia a puntate..."
Forse tutto quello di cui abbiamo bisogno è un piccolo aiuto.....
Un piccolo aiuto che ci rimetta in gioco.....
che ci aiuti a capire e scegliere...
Anche se non sarà facile...